Del Monaco, Brockhaus y Frigerio envían la siguiente carta al ministro Bonisoli respecto a irregularidades en la gestión de Graziosi del Teatro Regio de Turín

Giancarlo Del Monaco, Henning Brockhaus y Ezio Frigerio, reconocidos directores de escena y artísticos italianos, denuncian con la siguiente carta la dudosa gestión de William Graziosi, director del Teatro Regio de Turín.

Los tres directores han concedido entrevistas a los principales medios de la región en las que detallan encuentros profesionales con Graziosi, en los que o no vieron el contrato o no se cumplió lo pactado en él. Estas situaciones se concentran en el Teatro de la Ópera de Astaná, capital de Kazajistán, donde Graziosi fue subdirector, director artístico y director del departamento de Relaciones Internacionales del Teatro en el bienio de 2013-14.

Como puede leerse a continuación, los directores artísticos llaman la atención sobre un modus operandi ambiguo, ineficiente y oscuro en lo tocante a la conducción de negociaciones y contrataciones opacas y difusas, y lanzan con esta carta su grito de alarma para el correcto funcionamiento de un Teatro en el que además el equipo artístico no se entiende.

Tras la recepción de la carta, Silvia Fregolent ,diputada del Partido Demócrata, ha anunciado que el Ministro llevará a cabo a partir de hoy una inspección a la dirección del Teatro Reagio: “Tras aprobar el nombramiento de Graziosi como director, se ha comprobado que no estaba a la altura de las exigencias como indicaban su curriculum y experiencias anteriores”, ha declarado la diputada en la prensa de Torino.

La presión sobre el Mibact (Ministerio de Bienes y de las Actividades Culturales y del Turismo), mientras tanto, continúa en Roma. En una pregunta, la diputada demócrata Silvia Fregolent se dirige al gobierno, atribuyéndole la responsabilidad de la llegada de Graziosi y felicitando al mismo tiempo al ministro por haber decidido enviar inspectores al teatro: «Evidentemente, Bonisoli, tras haber nombrado a Graziosi como director, se dio cuenta de que no estaba a la altura “. 

A pesar de que la subsecretaria Gianluca Vacca afirma que “no hay inspección oficial” se ha abierto una investigación para esclarecer el pasado y el presente de la institución lírica: «La dirección general está llevando a cabo una investigación preliminar: el 22 de mayo, se solicitó a los organismos actuales del Teatro Regio información sobre figuras profesionales contratadas y garantías de que las tareas se llevan a cabo de conformidad con la ley de publicidad y transparencia “.

LA CARTA:

Egregio Sig. Ministro,

Noi firmatari della presente lettera aperta:

Mº Giancarlo Del Monaco,

Mº Henning Brockhaus,

Mº Ezio Frigerio

Quali professionisti e artista da anni attivi nei più prestigiosi centri di produzzione lirica e profondi conoscitori dell’organizzazione e funzaionamente dei teatri d’opera anche per incarichi dirigenziali personalmente ricoperti,

nonché

 quali artista che hanno finalizzato le rispettive carriere professionali alla diffusione e dalla promozione del melodrama italiano nel mondo e quindi che auspicano per il sistema musicale italiano in primis con le sue fondazioni lirico-sinfoniche il raggiungimento dei più elevanti liveli da efficienza ed eficacia produttiva sul piano internazionale,

intendiamo rappresentarLe

 la nostra viva e sincera preoccupazione riguardo all’affidamento della carica di Sovrintendrente della Fondazione Teatro Regio di Torino al Sig. William Graziosi.

Infatti, noi tutti – pur in separate e distinte esperienze – abbiamo avuto modo di incontrare professionalmente il Sig. Graziosi nel periodo in cui ricopriva la carica di consultente artístico del State Theatre of Opera and Ballet Astana in Kazajistan ed ogni volta purtroppo abbiamo dovuto sopportare il di lui modus operandi ambiguo, ineefficiente, e sotto molti profili oscuro, anche subendone pregisdizio specialmente con riferimento alla condurione delle trattative contrattuali con modalità ed effertti mai transparenti e chiari.

Nei giomi scorsi abbiamo rilasciato interviste ad un noto cotidiano in cui ciascuno di noi ha reso pubblici dati ed informazioni obiettivi idonei a gettare ampie zone d’ombra sulla gestione ‘Graziosi’ presso il Teatro nazionale di Astana e dato che questa direzione costituisce l’unica esperienzia professionale di rilievo del Sig. Graziosi nello specifico settore dei massimi teatri di produzone lirica (non inteniamo indicativa, nè rilevante l’esperienza professionale di costui maturata nella gestione di teatri minori privi di masse artistiche e contenuti nell’ospitalitá di produzioni liriche minori).

In questi stessi giorni abbiamo preso conoscenza dalla stampa delle posizioni pure contrarie alla conferma del Sig. Graziosi a Sovrintendente della Fundazione Teatro Reagio di Torino da parte delle “masse artistiche” e della direzione artistica interne alla stessa fundazione, nonchè della posizione di análogo segno assunta da un ex consigliere di indirizzo, ma abbiamo anche preso conoscenza della volontà manifestata dal Sindaco di Torino di confermare l’incarico in segno di una non meglio precisata, nè motivata continuità di gestione legata al piano di risanamento presentato dal Sig. Graziosi.

Vogliamo con la presente lanciare il nostro “griso di allarme” nell’interesse della futura gestione di una “storica” e prestigiosa fondazione lirico-sinfonica quale il Teatro Reagio di Torino e quindi auspichiamo che la S.V. Illmo Sig. Ministro chiamato – in ragione dell’incarico instituzionale ricoperto – a sottoscrivere  la nomina del Sovrintendente, voglia optare per altro nominativo.

Con ossequio,

Giancarlo Del Monaco

Henning Brockhaus

Ezio Friegrio

 

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