Scala: Lissner sovrintendente, fine della crisi
Scala: Lissner sovrintendente, fine della crisi
Corriere della Sera 22 abril 2005
Ha avuto anche la nomina a direttore artistico. I sindacati: pronti alla cessazione di tutte le agitazioni
MILANO – Il nuovo sovrintendente e direttore artistico della Scala è Stéphane Lissner, francese, 52 anni, attuale direttore artistico del Festival di Aix-en-Provence e già dello Châtelet. Assumerà l’incarico il 3 maggio. Il Cda di ieri a Palazzo Marino ha fatto propria la proposta del vicepresidente Bruno Ermolli, e quindi l’idea di una Scala più europea e meno – come lamentava Riccardo Muti – «da cerchia dei Navigli». Una Scala che rinasce dopo gli addii di Fontana, Muti, Confalonieri (dalla Filarmonica) e, ieri, di Meli. La nomina dà il via a una ricostruzione voluta da tutto il Cda e dai lavoratori. Nel pomeriggio, infatti, i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, al termine dell’incontro con il prefetto Bruno Ferrante (nel ruolo di mediatore), hanno manifestato «soddisfazione» e annunciato che si terrà un’assemblea «per decidere formalmente la cessazione delle agitazioni».
Lissner sarà direttore artistico per 4 anni e sovrintendente sino alla fine del mandato del Cda (tra 7 mesi) come previsto dalla legge. A novembre, dunque, il nuovo Cda potrà decidere se affidare a Lissner la nuova sovrintendenza o se lasciargli solo la direzione artistica. Lissner ha dichiarato che farà sapere come conciliare il nuovo incarico con quelli che già ricopre: la guida del Festival di Aix-en-Provence, la direzione dei Wiener FestWochen a Vienna e la co-direzione del Théatre des Bouffes du Nord con Peter Brook.
All’uscita dal Cda, al quale era stato invitato, Lissner ha rilasciato brevi impressioni: «La priorità sarà la musica. A Milano ho iniziato a lavorare anni fa con Giorgio Strehler. Dopo che il maestro Muti ha lasciato, bisogna riflettere sulla prossima stagione, che inizierà con Mozart, come previsto. In queste settimane – ha concluso – ho studiato la situazione sociale, economica e artistica della Scala».
«Oggi ha vinto tutta la Scala – ha dichiarato il vicepresidente Bruno Ermolli -. Sono stato aiutato da molti nella ricerca, Badini, Frigerio, Mazzonis, il prefetto e associazioni come La Camera di Commercio, Milano per la Scala e gli Amici della Scala. Lissner ha tutte le caratteristiche per fare bene in una stagione difficile per la perdita di Muti. Desideriamo ringraziare Meli che ha avuto la sensibilità per comprendere la necessità del cambiamento». Soddisfazione anche dal consigliere Carlo Secchi: «Speriamo che siano contenti i milanesi. Il bilancio della Scala è in via di approvazione; degli Arcimboldi si sta occupando l’assessore Zecchi». Contattato, Stefano Zecchi parla di «scelta che porta l’auspicata ventata internazionale. Ora cerchiamo di dare un respiro anche agli Arcimboldi e di avviare una nuova stagione del sistema musicale milanese». Per il presidente della Provincia, Filippo Penati, «la Scala esce dalla crisi peggiore della sua storia recente». Scarne le dichiarazioni di Mauro Meli: «Non resterò nell’ambito del sistema Scala e le cifre apparse sul rosso del teatro di Cagliari non sono quelle reali da bilancio». «Mi sembra che esistano le giuste premesse per valorizzare il prestigio e la qualità della Scala», ha invece commentato l’altro ex sovrintendente, Carlo Fontana. «Lissner deve essere autonomo e indipendente», afferma Nicola Cimino, della Cgil, «deve evitare esternalizzazioni e proteggere l’occupazione».
Per ora arrivano approvazioni alla scelta anche dai senatori che si occupano della Scala in Commissione Cultura, come Vittoria Franco dei Ds e Albertina Soliani della Margherita. «La nomina di Lissner alla Scala è una nuova tappa per la costruzione dell’Europa» ha infine dichiarato il ministro della cultura francese, Ranaud Donnedieu de Vabres.
Pierluigi Panza
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